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La Grotta del Brigante

Aggiornamento: 30 apr 2020

I TESORI AMBIENTALI DI CASTELLAMMARE DI STABIA


Un complesso di piccole grotte la cui formazione è dovuta ai fenomeni carsici. La catena montuosa dei monti Lattari e in particolare il massiccio del Monte Faito rappresentano un luogo ideale per poter assistere alla formazione di cavità di particolare interesse geologico e paesaggistico. Non lontano dal centro cittadino, essa è ubicata a pochi metri di altidudine, in posizione dominante rispetto agli stabilimenti balneari di Pozzano. Un luogo difficile da raggiungere, si procede lungo un percorso breve ma tortuoso, è questo il motivo per cui ancora oggi è poco conosciuta. Ma una volta giunti nel ventre della grotta la vista panoramica sulla baia di Stabia ripaga di tutte le fatiche. La grotta prende il nome dai briganti che in epoca borbonica la utilizzarono come rifugio.


Nella parte centrale del sentiero che conduce alla grotta si attraversa la montagna spaccata. Una frattura della roccia alta circa 60 m che ha fomato un paesaggio molto suggestivo, che per un istante ci riporta al giurassico. La profondità della frattura delle rocce alterna tratti di buio e di luce.



Lungo il sentiero c’è abbondanza di flora di essenze mediterranee tra cui la pianta di “Erica scoparia”. Utilizzata appunto per la realizzazione di scope, ma soprattutto per gli addobbi floreali in quanto simbolo di purificazione, fedeltà e romanticismo.




Geom. Massimo Santaniello

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La grotta del Brigante è un luogo magico da salvaguardare. E' oggetto di studio geologico che ci dirà con certezza la formazione del complesso di grotte carsiche della collina stabiese.

Beğen
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