top of page

“LA TORRE DI QUISISANA” Nota come Torre Colombaia INTERNO DEL PARCO DEL PALAZZO REALE DI QUISISANA

Aggiornamento: 2 mag 2020

I CAPOLAVORI ARCHITETTONICI DI CASTELLAMMARE DI STABIA


La Torre di Quisisana nel dipinto di Giacinto Gigante”¹

Metà dell'ottocento, forse 1835-1848


La Torre rappresentata nel dipinto è posta al centro del Parco Monumentale del Palazzo Reale di Quisisana. Un luogo panoramico, ideale per godere delle viste sul golfo di Napoli e il Vesuvio. L'orientamento e le numerose finestre stanno a testimoniare che da ogni angolo era possibile ammirare la bellezza del paesaggio. Da Nord e ovest il Vesuvio e il mare, da sud e est la collina di Monte Coppola e le pendici del Monte Faito con la folta vegetazione. A tutti è nota, ahimè, come “Torre Colombaia”. In effetti a guardare la foto che segue, documento inequivocabile dell'attuale stato di manutenzione, si capisce il perché abbia assunto la predetta denominazione. I fori visibili nella parte superiore delle pareti, ormai prive di intonaco, fregi, cornici, finestre, tetto e cornicione, le danno più la somiglianza al ricovero dei colombi e non alla nobile funzione che svolgeva al tempo dei Borbone e presumibilmente anche durante il Regno d'Italia.

Attuale stato di abbandono della Torre di Quisisana


Di fatto la Torre ha seguito la stessa sorte del Palazzo Reale di Quisisana, forse peggiore della dimora reale, in quanto completamente dimenticata e lasciata per decenni in stato di decadimento. Infatti, il Palazzo Reale di Quisisana dopo l'Unità d'Italia venne trasferito al Demanio e da questi al Comune di Castellammare di Stabia. Il Palazzo è riuscito a resistere a ben due guerre mondiali essendo destinato in entrambi i casi ad ospedale militare. Dopo la seconda guerra mondiale e fino all'inizio degli anni '60 venne destinato ad albergo, poi definitivamente abbandonato. Per avviare il lavoro di restauro del Palazzo Reale è trascorso più di mezzo secolo. Dopo un lungo intervento, dal risultato non proprio eccellente, forse per la carenza di fonti storiche, da qualche anno il Palazzo Reale è stato finalmente restituito alla fruibilità pubblica. Mentre il Parco e la Torre sono ancora in attesa di lavori di restauro. E' singolare come delle tante dimore reali del Regno di Napoli si abbiano abbondanti fonti storiche solo per il Palazzo Reale di Quisisana sembra essere svanita ogni traccia, sia fisica che cartacea. Allo stato attuale non esiste un inventario degli arredi, della quadreria e di qualsiasi altro affresco, stucco o fregio che attesti il passato di un Palazzo Reale, luogo nel quale i vari re Borbone soggiornavano a lungo nel periodo estivo ed emanavano le Leggi. Tutto questo è stato possibile per la mancanza di controllo da parte delle Autorità che hanno lasciato depredare l'edificio, ben oltre una drammatica espoliazione, complice una popolazione menefreghista e poco desiderosa di custodire e tutelare le proprie radici, lasciando campo libero a collezionisti e trafficanti d'arte. Per fortuna nell'ottobre del 2019 il Palazzo Reale di Quisisana è diventato sede del Museo Archeologico di Stabiae, intitolato a Libero d'Orsi. Quindi la gestione è passata dal Comune di Castellammare di Stabia al Parco Archeologico di Pompei. Il Parco Archeologico di Pompei ha subito avviato i lavori per l'allestimento del Museo Archeologico, che auspichiamo venga inaugurato già entro il 2020. Inoltre, sempre la Direzione del Parco Archeologico di Pompei ha avviato anche il progetto per la riqualificazione del Parco del Palazzo Reale di Quisisana e della Torre. L'archeoclub d'Italia Onlus nasce come sentinella sul territorio, a tutela delle bellezze archeologiche, artistiche e naturali. Come Archeoclub Stabiae abbiamo esercitato la nostra funzione di sentinelle del territorio informando la Direzione del Parco Archeologico di Pompei dell'importanza della Torre, ben diversa dalla destinazione di colombaia, fornendo tutto il materiale fotografico in nostro possesso e quello reperito sul web, in parte dal sito libero ricercatore e in parte dall'Archivio Giuseppe Plaitano. Siamo fiduciosi che il progetto di restauro tenga conto della documentazione protocollata presso la Direzione del Parco Archeologico di Pompei per restituire l'originario splendore alla Torre di Quisisana. In questa città accade spesso che i dipinti vengano associati a scene di paesaggi immaginari. Ciò accade per la forte antropizzazione ad opera dell'uomo, le numerose eruzioni del Vesuvio, i terremoti e le alluvioni che hanno completamente stravolto il territorio. Di seguito vedremo diverse pitture eseguite da vari artisti che ritraggono lo stesso soggetto da diverse prospettive. Ciò consente di stabilire con certezza la forma e la funzione originaria della Torre.

La Torre di Quisisana in un dipinto ottocentesco”¹ Autore ignoto

Dipinto della Torre di Quisisana tratto da domus de Loco Sano¹


Foto della Torre di Quisisana tratto da Archivio Giuseppe Plaitano²


Dalla documentazione sembra evidente che a cavallo del '900 la Torre fosse perfettamente integra e funzionante, non una colombaia. Come Archeoclub Stabiae ci auguriamo di vedere presto la Torre restaurata da mani sapienti, in modo da restituirle l'originario splendore.


Geom. Massimo Santaniello


Note: ¹sito Libero Ricercatore- ²Archivio Giuseppe Plaitano

תגובות


bottom of page