Le vasche borboniche e il giardino botanico
- Archeoclub Stabiae
- 5 lug 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Nel cuore del Centro Antico di Castellammare di Stabia si celano delle opere di ingegneria idraulica realizzate in epoca borbonica. Infatti, le vasche borboniche site in Salita Fontana Grande e Vico Cognulo sono ancora oggi perfettamente funzionanti e destinate a regolare il flusso delle acque meteoriche provenienti dai torrenti del versante Nord del Monte Faito.

Vasche borboniche
Due testimonianze di interventi di ingegneria idraulica, i quali a distanza di circa due secoli risultano perfettamente intatte e assolvono egregiamente alla propria funzione. Infatti, diverse briglie, poste a distanza di qualche metro l'una dall'altra formando piccole vasche di laminazione, rallentano il flusso delle acque, limitando l'impatto sul centro storico.

Il centro storico di Castellammare di Stabia
La foto satellitare fa emergere il centro storico in tutta la sua bellezza, le strade sembrano il prolungamento dei rivoli che scendono dalle pendici del Monte Faito e in molti casi rappresentavano antichi canali che sfociavano sul mare. Nel corso del tempo sono stati coperti e ai margini sono stati edificati numerosi edifici. Un esempio è rappresentato dall'alveo che percorreva via Nuova e attraversa il sottosuolo della chiesa di Gesù e Maria e del cinema teatro Montil, prima di sfociare in mare. Questo è uno dei motivi per cui la città nel corso dei secoli è stata colpita da numerose alluvioni che hanno provocato molti danni.Per cui la pulizia costante dei canali e degli alvei provenienti dalle pendici del Monte Faito rappresenta un lavoro estremamente importante. Ma il centro storico non è solo uno scrigno d'arte ma un luogo dalle particolari bellezze naturalistiche, come il giardino botanico realizzato a valle del castello Angioino e che si estende lungo il fianco ovest delle vasche borboniche.

Una delle piante fiorite del giardino botanico
Un giardino botanico non si realizza in breve tempo, occorre un lavoro certosino e costante per inserire le specie arboree e adattarle al territorio. Un lavoro iniziato da oltre 20 anni che ha completamente trasformato un luogo impervio in un piccolo EDEN, nel cuore del centro storico. Un giardino da ammirare nelle diverse stagioni, per apprezzare le fioriture primaverili e i colori autunnali delle foglie. Il tutto si sviluppa lungo un piccolo sentiero, superando dislivelli, attraverso slarghi e piazzole verdi realizzate seguendo l'andamento del terreno, come hanno fatto per secoli gli antichi prendendosi cura del territorio. Guardando la foto satellitare si percepisce la densità edilizia tipica dei centri storici, ma c'è una particolarità che non tutti i centri storici hanno, una cintura di verde che delimita l'abitato e soprattutto in estate ne mitiga il clima. Il giardino sorge al termine di un vicoletto senza uscita, un'opera di ingegneria ambientale che conserva al suo interno importanti testimonianze storiche del glorioso passato della città di Castellammare di Stabia. I resti delle mura di una chiesa e di un altare, che dopo circa dieci secoli sono ancora a testimoniare la presenza della cattedrale all'interno della cinta muraria del Castello Angioino, presumibilmente risalente allo stesso periodo X-XI secolo.


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